trend:

Sea Health & Restoration

team:

Fabio Dalmonte, CEO
Mauro Nardocci, CMO
Paolo Senes, CFO
Fabrizio Cortesi, Business Growth Consultant

L’inquinamento da plastica minaccia gli oceani con 1,7 milioni di tonnellate annue di rifiuti che finiscono in mare. Di questi l’82% proviene da fiumi: per proteggere la biodiversità marina è essenziale migliorare la gestione dei rifiuti a monte (FONTE: OCSE, Global Plastic Outlook, 2022).

SEA Defence Solutions (SEADS), con le sue Blue Barriers, è in grado di raccogliere fino al 100% della plastica fluviale prima che raggiunga gli oceani, trasformando questi rifiuti in risorse utili per le comunità locali.

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SEADS ha progettato barriere fluviali ad alta efficienza che ottimizzano la raccolta dei rifiuti senza impattare sulla fauna selvatica o sulla navigazione, offrendo una soluzione circolare che massimizza il riciclo per generare valore dai rifiuti.

L’efficacia della soluzione è evidente nelle installazioni nel fiume Tevere, Aniene e Sarno. La raccolta di macro e microplastiche è stata confermata dai test di laboratorio e ha dimostrato la capacità della startup di affrontare il problema dell’inquinamento a diverse scale.

LE BLUE BARRIERS A PROTEZIONE DEGLI OCEANI

La storia di SEADS inizia nel 2018, quando Fabio Dalmonte, CEO dell’azienda, durante un progetto di consulenza sui rifiuti in Indonesia, ha visto di persona l’impatto devastante dell’inquinamento fluviale e oceanico. Quest’esperienza ha ispirato l’idea delle Blue Barriers, soluzioni che oggi sono al centro dell’attività della startup. Grazie alla collaborazione con l’Università di Firenze, queste barriere sono state sviluppate e perfezionate, e nel 2021 sono state installate per la prima volta sul fiume Tevere.

Il 2022 ha segnato un traguardo significativo con l’inaugurazione della prima barriera dell’Aniene a Roma. In soli 18 mesi di attività, la barriera ha raccolto oltre 10 tonnellate di rifiuti misti, confermando l’impatto positivo sull’ambiente.

IMPATTO

SEADS si impegna a proteggere i fiumi e gli ecosistemi oceanici raccogliendo i rifiuti fluviali e adottando un modello di gestione dei rifiuti circolare e sostenibile, che non solo riduce l’inquinamento ma è in grado di generare valore economico attraverso il riciclo e la valorizzazione dei materiali.

Faros e oltre

SEADS sta cercando di consolidare la sua presenza in Italia, dove la recente legge “Salva-mare” apre nuove opportunità. L’obiettivo è di sfruttare la posizione all’avanguardia dell’Italia nel settore per sviluppare un modello replicabile di economia circolare e portare questa innovazione anche nelle economie in via di sviluppo, dove l’inquinamento plastico è particolarmente critico.

Il percorso di accelerazione con Faros è stato fondamentale per stabilire connessioni con attori chiave nell’ambito e ottenere il supporto di Cassa Depositi e Prestiti. La partecipazione alla Call4Startups, oltre a favorire opportunità di networking, ha permesso di ampliare le prospettive e aprire la strada a potenziali investitori e collaboratori tecnologici.